Il lato nascosto dei business online

Dropshipping, trading, recensioni false, AI "miracolose" e molto altro. In questo articolo analizziamo nel dettaglio le strategie utilizzate per truffare le persone attraverso finti corsi, promesse di guadagni facili e manipolazioni digitali.
Welo
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Il lato nascosto dei business online: come riconoscere ed evitare le truffe nel 2025

Negli ultimi anni sono esplose truffe digitali sempre più sofisticate. Alcune si mascherano da modelli di business innovativi, ma in realtà sfruttano la disinformazione per vendere illusioni. In questo articolo scoprirai:

  • Come costruiscono finte basi clienti
  • Come falsificano feedback e risultati in meno di due minuti
  • I tool e le tecniche usate per sembrare credibili
  • Come comprano e manipolano recensioni
  • Perché è importante verificare prima di fidarsi

1. Dropshipping: numeri falsi e dashboard modificate

Il dropshipping, quando usato correttamente, è un modello di business legittimo. Tuttavia, molte truffe ruotano attorno a corsi online che promettono guadagni facili e immediati mostrando "prove" di successo totalmente false.

Esempio 1 – Dashboard modificate con Photoshop

Un influencer su Instagram pubblica con orgoglio uno screenshot della sua dashboard Shopify che mostra $100.000 di vendite in 30 giorni. A prima vista sembra un caso di successo eccezionale. Tuttavia, analizzando più a fondo, si scopre che lo screenshot è stato modificato con Photoshop. L’immagine originale mostrava $150 di vendite reali, ma il "guru" ha semplicemente cambiato i numeri, cancellato i dettagli autentici e li ha sostituiti con cifre esagerate per impressionare e vendere i propri corsi.

Esempio 2 – Ispeziona elemento: modifiche temporanee

Una truffa ancora più semplice sfrutta una funzione integrata in tutti i browser: "Ispeziona elemento". Basta un clic destro sulla pagina per accedere al codice HTML della dashboard, modificare al volo i numeri e far sembrare tutto più redditizio. Queste modifiche non alterano i dati reali, ma servono a ingannare visivamente. Dopo la modifica, l’imbroglione effettua uno screenshot e lo utilizza come prova dei suoi “risultati”. Naturalmente, nessuno ha accesso alla dashboard in tempo reale, e nessun dato può essere verificato.

Esempio 3 – Ordini reali, ma auto-generati

La tecnica più sofisticata, e spesso la più credibile, prevede la creazione di ordini reali tramite carta di credito personale. L’imprenditore acquista prodotti dal proprio sito, facendoli passare come vendite da clienti veri. Shopify registra ogni operazione come vendita legittima, con dettagli completi: prodotto acquistato, provenienza, valore medio ordine, tasso di conversione. In un solo giorno può generare $30.000 in vendite fittizie, sostenendo solo la commissione del processore di pagamento (Stripe, PayPal, ecc.), pari al 2-3% dell’importo. In cambio, ottiene una dashboard perfettamente reale e altamente convincente, usata poi per promuovere corsi, consulenze e mentorship truffaldine.

Come difendersi:

  • Non fidarti solo degli screenshot. Qualsiasi immagine può essere modificata. I dati reali devono essere consultabili in tempo reale.
  • Chiedi sempre un accesso live alla dashboard, tramite condivisione schermo o walkthrough video in diretta, non video preregistrati.
  • Verifica l’affidabilità della persona o dell’azienda attraverso fonti esterne: recensioni pubbliche, community online, o piattaforme indipendenti come WeloBadge, che analizzano la trasparenza, la sicurezza e la compliance dei business online.
  • Sii scettico di fronte a guadagni troppo alti in poco tempo, soprattutto se accompagnati da frasi motivazionali o promesse di "segreti" che solo loro conoscono.
  • 2. Trading online: performance manipolate con strumenti da admin

    Molti influencer promuovono il trading con frasi come: "guarda quanto ho guadagnato oggi". Mostrano profili MetaTrader con guadagni elevati e conti "LIVE". Ma non è tutto oro quello che luccica.

    Esistono infatti strumenti professionali, chiamati MetaTrader Manager o MetaTrader Administrator, riservati ai broker o a partner affiliati di alto livello. Queste piattaforme danno accesso totale alla gestione dei conti: non solo si possono aprire e chiudere operazioni, ma si ha il potere di modificarne i dettagli, spostare posizioni tra account, creare trade finti o addirittura eliminare completamente le perdite dalla cronologia. In pratica, è possibile costruire un conto perfettamente “LIVE”, visibile come autentico, ma totalmente truccato nei risultati.

    Un esempio concreto aiuta a capire meglio. Immagina un utente che promuove su Telegram una “sala segnali gratuita”, accessibile solo se apri un conto presso un broker specifico e depositi almeno 500 dollari. Una volta effettuato il deposito, ti mostra il suo conto personale con oltre 10.000 dollari di profitto nel giro di pochi giorni. Il conto appare reale, le operazioni sono ben eseguite, e tutto sembra legittimo. Ma dietro quella dashboard c’è un pannello di controllo, fornito dal broker stesso all'affiliato, con cui ogni ordine è stato modificato manualmente per sembrare vincente. L’intero guadagno è una simulazione creata appositamente per convincerti a investire di più, mentre chi lo promuove incassa commissioni sui tuoi depositi (fino al 50% del totale in alcuni casi).

    A complicare ulteriormente il quadro c’è un altro elemento poco noto: anche piattaforme esterne apparentemente indipendenti, come MyFxBook, possono essere manipolate. MyFxBook è uno strumento molto usato per mostrare le performance di trading in modo pubblico, spesso linkato da chi promuove corsi o servizi. Ma la realtà è che esistono versioni modificate o cloni di MyFxBook venduti sul dark web o tramite community underground, che permettono di caricare manualmente qualsiasi storico di trading, falsificandolo completamente. Anche i dati delle API ufficiali possono essere manipolati in fase di collegamento, se si ha accesso al lato server.

    In alcuni casi, addirittura, è possibile acquistare interi account “verificati” con dati fittizi pre-caricati, pronti per essere mostrati al pubblico come prova di successo. Il pubblico, inconsapevole, si fida delle statistiche e prende decisioni economiche, come acquistare un corso da 997 euro o affidarsi a un gestore, basandosi su dati che non sono mai esistiti.

    Tutto questo rende evidente quanto il concetto di “conto reale” sia oggi facilmente falsificabile. Ecco perché bisogna sempre diffidare delle prove mostrate da chi ha un interesse diretto nel vendere qualcosa. Nessun risultato, nessuna performance, per quanto certificata possa sembrare, è garanzia di autenticità se non accompagnata da una verifica indipendente.

    Il consiglio più importante è quindi quello di non lasciarsi mai convincere da screenshot, grafici, link pubblici o dichiarazioni non certificate. Prima di fidarsi di un servizio legato al trading, è fondamentale controllare la reputazione del broker, verificare che sia regolamentato da un’autorità seria, e capire se chi lo promuove ha legami economici diretti con la piattaforma.

    Con Welo, oggi è possibile fare proprio questo: verificare se un’azienda è affidabile, se i termini legali sono chiari, se il sito presenta segnali di manipolazione o mancanza di trasparenza, e se i metodi di pagamento sono protetti. Basta una richiesta per ottenere una verifica gratuita e ricevere in meno di 24 ore un’analisi completa del progetto o della persona che ti sta proponendo qualcosa online.

    Nel dubbio, fidati solo dei fatti. E i fatti si possono controllare, con gli strumenti giusti come Welo.

    3. Falsi feedback e testimonianze video

    La fiducia è la valuta più preziosa sul web. E proprio per questo è spesso sfruttata dai truffatori digitali come strumento per ingannare. In un’epoca in cui le persone prendono decisioni basate su screenshot e testimonianze viste su social, è fondamentale saper distinguere ciò che è autentico da ciò che è costruito ad arte.

    Molte delle truffe più diffuse online ruotano attorno a recensioni false, conversazioni modificate e video testimoni completamente inventati. Vediamo come funziona questa dinamica e perché è così difficile riconoscerla a prima vista.

    Screenshot falsi: conversazioni create ad arte

    Se ti capita di scorrere la pagina Instagram o Telegram di un presunto “mentore” e trovi decine — se non centinaia — di screenshot di chat WhatsApp o DM Instagram con frasi come:

    “Grazie, ho fatto $400 oggi!”
    “Non ci credo, funziona davvero!”

    ...è il momento di fermarsi. Queste conversazioni possono sembrare genuine, ma spesso sono completamente false. Ecco come vengono create:

    • Account secondari: il truffatore crea più profili e si scrive da solo, simulando un dialogo reale.
    • Modifiche via Photoshop: nome, immagine del profilo, orario dei messaggi e perfino le spunte di lettura vengono modificati graficamente.
    • Dettagli realistici: per rendere tutto più credibile, inseriscono emoticon, abbreviazioni, errori grammaticali o slang tipico di una chat informale. Il risultato è un’immagine estremamente realistica ma totalmente inventata.

    Video testimonianze: recensioni pagate o pilotate

    Le testimonianze video sono ancora più potenti degli screenshot, perché sfruttano la componente visiva ed emozionale. Ma anche in questo caso, spesso si tratta di una messinscena. Ecco i metodi più comuni:

    • Attori a pagamento: su piattaforme come Fiverr o siti UGC, si possono ingaggiare persone per registrare recensioni video, recitando un testo fornito. Il costo? Tra i $50 e i $150 per clip. Nessuna esperienza reale, solo un copione.
    • Utenti veri, ma manipolati: chi è appena entrato in un servizio può essere convinto a registrare un video in cambio di accesso gratuito, bonus o piccoli regali. Frasi come:

    “Sono entrato da 3 giorni e ho già guadagnato $1.200 grazie alla loro AI!”

    ...non sono frutto di risultati reali, ma di una strategia di marketing aggressiva. Questi video vengono poi ripubblicati ovunque: TikTok, YouTube, landing page, mail promozionali, senza alcun controllo sulla veridicità della testimonianza.

    Come difendersi da recensioni e testimonianze manipolate

    1. Controlla se le recensioni sono verificate
      Esistono strumenti e piattaforme, come WeloBadge che analizzano la trasparenza di un business e indicano chiaramente se le recensioni sono reali, indipendenti e certificate.
    2. Diffida da testimonianze troppo entusiastiche o fuori scala
      Se qualcuno afferma di aver guadagnato cifre spropositate in pochissimo tempo, senza spiegare come o mostrare dati reali verificabili, è molto probabile che sia una truffa o una forzatura.
    3. Cerca feedback reali da fonti indipendenti
      Vai oltre i canali ufficiali. Consulta forum, community su Reddit, Trustpilot, o altri aggregatori esterni. Se un’azienda o un servizio è legittimo, troverai recensioni anche fuori dal suo sito o profilo.
    4. Usa strumenti neutrali per fare verifiche
      Se hai dubbi su un sito, una promozione o una testimonianza che ti sembra “troppo bella per essere vera”, puoi usare il servizio gratuito di verifica privata Welo. Riceverai un’analisi dettagliata e imparziale entro 24 ore.

    4. Crypto Pump & Dump e Rug Pull

    Molti utenti vengono attratti da gruppi che promettono “segnali gratuiti” su criptovalute emergenti, con messaggi come “Compra ora! Target +200%!”. Dietro questi messaggi, però, si celano spesso vere e proprie truffe orchestrate nei minimi dettagli.

    Pump & Dump: la manipolazione del prezzo

    Questa tecnica è una delle più diffuse, specialmente tra i token a bassa capitalizzazione (low cap), dove bastano poche migliaia di dollari per alterare significativamente il prezzo.

    Come funziona?

    1. Un gruppo (spesso Telegram o Discord) con migliaia di iscritti annuncia l’arrivo di un “segnale”.
    2. I membri vengono invitati ad acquistare una specifica criptovaluta, spesso listata su DEX (es. PancakeSwap, Uniswap).
    3. Il prezzo sale artificialmente per via del volume generato dagli utenti.
    4. I creatori del gruppo, che avevano già acquistato il token in anticipo, vendono tutto in profitto (fase dump).
    5. Il prezzo crolla, lasciando gli altri investitori con gravi perdite.

    Esempio concreto:

    Un gruppo Telegram con oltre 20.000 membri pubblica il messaggio:

    “🚀 Compra ora $XYZCoin su PancakeSwap! Target +200%! 🔥”

    Entusiasti, centinaia di utenti acquistano in massa. Il prezzo si impenna. Nel frattempo, chi ha organizzato il pump — e acquistato ore prima — vende tutto nel momento di massima euforia. Il valore del token crolla del 90% in pochi minuti. Gli utenti comuni, entrati per ultimi, restano con un asset praticamente inutile.

    Rug Pull: la truffa definitiva

    Il rug pull (letteralmente: “tirare via il tappeto”) è un’operazione ancora più pericolosa. In questo caso non si tratta di manipolare il prezzo, ma di creare un progetto truffaldino da zero, con l’obiettivo di rubare fondi e scomparire.

    Come funziona?

    1. Un team fittizio crea un nuovo token, spesso con una grafica accattivante e uno storytelling “rivoluzionario”.
    2. Viene creato un sito professionale, un whitepaper copiato e account social con finti membri del team (immagini prese da LinkedIn o siti stock).
    3. Vengono raccolti fondi da investitori early-stage.
    4. Non appena la liquidità depositata cresce, gli sviluppatori rimuovono i fondi dal DEX (es. Uniswap), lasciando gli investitori senza possibilità di vendere.
    5. Il sito sparisce, i social vengono chiusi, e il token diventa illiquido e senza valore.

    Come riconoscere una truffa: segnali d’allarme

    Chiunque operi nel mondo delle crypto dovrebbe prestare attenzione a questi segnali:

    • Token nuovi con capitalizzazione estremamente bassa
    • Roadmap vaga o assente, con obiettivi irrealistici
    • Team anonimo o con identità false (foto rubate, profili LinkedIn inconsistenti)
    • Canali social pieni di hype, messaggi identici, commenti positivi sospetti (spesso creati da bot)
    • Nessun audit del codice o smart contract non verificabile su piattaforme pubbliche come Etherscan o BSCScan

    Come proteggersi: strumenti e buonsenso

    🔍 Non farti ingannare dall’hype. Le vere opportunità nel mondo crypto sono costruite su basi solide e trasparenti. Ecco alcuni strumenti utili per analizzare un progetto prima di investire:

    • RugDoc.io: analizza i token su reti DeFi e segnala progetti ad alto rischio
    • DEXTools.io: controlla la liquidità, i volumi e il comportamento del token
    • TokenSniffer.com: fornisce punteggi di rischio e controlla se il contratto è una copia o contiene funzioni malevole

    Verifica la presenza di liquidità bloccata (liquidity lock) tramite strumenti come Team Finance o Unicrypt
    Controlla la distribuzione dei token: se una sola wallet detiene il 90%, è un red flag
    Mai fidarsi di chi promette “100x in 24 ore”: nel 99% dei casi è un’esca

    5. AI che "lavorano al posto tuo"

    Un trend recente sono le truffe basate sull’intelligenza artificiale. Siti o bot ti promettono di guadagnare mentre dormi usando un algoritmo AI che analizza i mercati e investe per te.

    Come funziona la truffa dell’AI investor

    1. Registrazione e primo deposito
      L’utente viene attratto da pubblicità online, finti articoli o testimonianze fasulle e si iscrive a una piattaforma come "AI Bot Capital", "Quantum AI", o altri nomi altisonanti. Dopo la registrazione, viene richiesto un deposito iniziale (spesso tra $250 e $1.000).
    2. Pannello con guadagni simulati
      Appena depositati i fondi, l’utente accede a una dashboard che mostra guadagni giornalieri costanti, per esempio +2.4% al giorno. L’interfaccia è progettata per sembrare professionale, con grafici, indicatori e “operazioni in corso”. Tuttavia, tutto è finto: non c’è alcun trading reale. I numeri sono simulati da un sistema interno.
    3. Il momento del prelievo
      Dopo alcuni giorni o settimane, l’utente tenta di prelevare i fondi. È qui che iniziano i “problemi”:
      • "Problemi tecnici", “verifiche KYC in corso”, “temporanei ritardi bancari”
      • Oppure viene richiesta una commissione anticipata per sbloccare i fondi: una “liquidation fee” del 10–20%, da pagare prima di ricevere i soldi.
    4. Il finale è sempre lo stesso
      L’utente paga la tassa. Aspetta. E non riceve nulla.
      La piattaforma scompare, il supporto non risponde più, e i fondi sono persi per sempre.

    Esempio classico: AI Bot Capital

    Una piattaforma chiamata AI Bot Capital prometteva un ritorno fisso del 2.4% al giorno grazie a un algoritmo AI proprietario che “anticipa il mercato”. Dopo due settimane, un utente decide di prelevare i suoi guadagni. Gli viene richiesto di versare una “commissione di liquidazione” del 15% per processare il prelievo. L’utente paga. Ma i fondi non arrivano mai.

    Pochi giorni dopo, il sito risulta offline. Nessun contatto, nessun rimborso, e nessun investimento reale è mai stato fatto.

    Come difendersi da queste truffe

    🧠 L’intelligenza artificiale non garantisce profitti costanti. Nessun sistema, per quanto avanzato, è in grado di generare rendimenti fissi giornalieri. I mercati finanziari sono imprevedibili, e persino i fondi hedge professionali accettano margini di rischio.

    🔍 Evita piattaforme non regolamentate. Le vere società di investimento sono registrate presso enti ufficiali (es. SEC, FCA, CONSOB). Se il sito non mostra alcuna licenza reale e non figura nei registri, è probabile che sia una truffa.

    🛡️ Controlla licenze e feedback da fonti indipendenti. Verifica le recensioni su siti come Trustpilot, Reddit o il Verificatore Welo per scoprire se l’azienda è stata già segnalata. Anche un sito ben costruito può nascondere un sistema fraudolento.

    Conclusione

    I business online offrono grandi opportunità, ma è anche pieno di trappole ben costruite. Ogni giorno vengono lanciate nuove pagine, bot, AI, corsi o segnali, tutti con lo stesso obiettivo: monetizzare la tua fiducia.

    Se qualcuno ti promette:

    • Guadagni passivi facili con 0 sforzo
    • Dashboard con migliaia di dollari in guadagni giornalieri
    • Accesso a strategie "segrete" o tool miracolosi

    ...è il momento di fermarti e chiederti: "Perché dovrebbe condividerlo con me?". La risposta è semplice: perché il vero guadagno è venderti l’illusione.

    Welo nasce per rendere il web più sicuro. Analizziamo ogni dettaglio di un'azienda prima di certificarla. Se non è trasparente, non ottiene il nostro badge. Nessun pagamento ci condiziona. Solo dati reali, verifiche trasparenti e recensioni autentiche.

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